Nuda proprietà, e la casa può costare anche un 30 per cento in meno
Chi compra lo fa come investimento e chi vende in genere ha bisogno di liquidità. Nonostante tutto le compravendite negli anni della crisi sono rimaste stabili. Le maggiori offerte: in Lazio, Lombardia e Campania.
Stefania Aoi
Chi vuole fare un investimento nel settore immobiliare può puntare sulla nuda proprietà. Acquistando un’abitazione con questa formula si può risparmiare dal 18 per cento in su, rispetto ai prezzi di mercato. Ad affermarlo è il centro studi Tecnocasa, che sul suo portale, solo nella seconda metà del 2015, aveva 228 immobili offerti in questo modo, la maggior parte concentrati in Lazio, Lombardia e Campania. Un bilocale di proprietà di un 86enne, messo in vendita in zona Città Studi a Milano, può costare 180mila euro in nuda proprietà, mentre a prezzo di mercato costerebbe 220mila. A Roma, in zona Montespaccato, per un monolocale di proprietà di un 70enne, si vanno a spendere 70mila euro, contro un prezzo di mercato di 100mila euro. Con un risparmio del 30 per cento. “Il costo della nuda proprietà – spiegano dall’Ufficio studi Tecnocasa – varia in base al tipo di immobile e all’età del proprietario”. In genere più questo è giovane e più lungo sarà il lasso di tempo che dovrà passare prima di poter entrare in possesso dell’abitazione. Quindi anche il prezzo sarà più basso.
Insomma, se non si ha un urgente bisogno di entrare in possesso dell’immobile, acquistare con la nuda proprietà conviene. Chi vende, in genere lo fa per avere liquidità. É così nell’83 per cento dei casi. Si vende, pur potendo restare in casa propria fino alla fine dei propri giorni, nel tentativo di assicurarsi un certo tenore di vita, oppure per far fronte ai problemi che arrivano con l’avanzare dell’età, quando la pensione da sola non basta. O ancora c’è chi vende per sostenere i figli nell’acquisto di un’altra casa.
Le ragioni sono le più disparate. Ciò che è certo è che, in sei casi su dieci, i proprietari di queste abitazioni vivono soli, hanno un’età superiore ai 65 anni (61,7 per cento delle volte). E sono proprietari, in genere, di bilocali e trilocali. Non mancano le case indipendenti, le ville o le porzioni di ville. Chi compra ha un’età compresa tra 45 e 54 anni (il 38,4 per cento del totale acquirenti), è spesso sposato, e in sette casi su dieci, lo fa per investimento a lungo termine. Il fenomeno è oggi comunque molto marginale. Nemmeno l’1 per cento delle compravendite riguardano questo tipo di immobili. E nemmeno la crisi ha fatto esplodere, secondo l’ufficio studi Tecnocasa, questo fenomeno.
Leggi anche
La Bce anticipa i tempi e taglia i tassi
Draghi: "Inflazione bassa a lungo"
continua a leggereAste immobiliari in corso
-
Appartamento, MASSAROSA#1030345446BASE D'ASTA
75.840 € -
Villa, UDINE#1030343806BASE D'ASTA
675.000 €